San Giuda Taddeo


Descrizione storica del soggetto raffigurato

Giuda Taddeo (... – Persia, 28 ottobre 70) fu uno degli apostoli di Gesù e primo Catholicos di tutti gli Armeni, da non confondere con Giuda Iscariota che tradì Gesù. È venerato da tutte le chiese cristiane che ammettono il culto dei santi. Poche sono le informazioni che riguardano questo apostolo e tutte fanno riferimento al Nuovo Testamento. Gli sono attribuiti la canonica Lettera di Giuda, ritenuta pseudoepigrafica dagli studiosi, e l'apocrifo Vangelo di Taddeo. Nella lettera si presenta come fratello di Giacomo il Minore; se fosse vero, era figlio di Maria di Cleofa, una delle Tre Marie presenti sotto la croce, e di Alfeo, che probabilmente era fratello di Giuseppe; era quindi cugino di Gesù.


Descrizione analitica dell'intervento

Scultura lignea policroma e dorata raffigurante “San Giuda Taddeo”

Autore Sconosciuto
Epoca Secolo XVIII (incerto)
Misure 84cm x 147cm x 44cm (LxHxP)
Intervento
  • Spolveratura superficiale.
  • Esecuzione di tasselli stratigrafici sulle policromie degli incarnati per individuare la presenza di ridipinture con mezzo meccanico (bisturi) e idonee miscele solventi supportate in gel previa verifica mediante test della solubilità della sensibilità della pellicola pittorica al mezzo solvente.
  • Consolidamento localizzato dei sollevamenti della doratura comprensiva di preparazione tramite iniezioni con adesivo acrilico Primal Ac 33 ad idonea diluizione con apporto di pressione.
  • Pulitura della doratura e delle policromie con asportazione della ridipintura (se presente e sufficientemente estesa) in accordo con la competente Soprintendenza.
  • Ancoraggio di parte dell’abito staccato tramite utilizzo di imperniatura con cavicchi di legno e adesivo alifatico Weldwood.
  • Ricostruzioni di supporto se ritenute necessarie in accordo con la competente Soprintendenza che saranno eseguite con utilizzo di resina epossidica araldite specifica per supporti lignei.
  • Stuccatura delle lacune di superficie mediante utilizzo di stucco a base di gesso di Bologna e colla di coniglio.
  • Reintegrazione pittorica delle stuccature con colori ad acquerello ad imitazione della doratura e delle policromi.
Intervento effettuato anche grazie a Famiglia Gallo Cornelio

Proposta di restauro n° 5 - Restaurata nel 2015