Proiezione del Docufilm
A seguire
tenuta dal Colonnello Antonio ZERRILLO
(responsabile celebrazioni del centenario per il Comando Militare Esercito Piemonte
INGRESSO LIBERO
Nel corso della mattinata del 4 maggio 2018 si è tenuta, presso il Salone Polivalente di Caramagna, la visione del Docufilm "Fango e Gloria" per le classi Quarte e Quinte Elementari e tutte le classi delle Medie di Caramagna.
A seguire, una breve lezione tenuta dal Tenente Colonnello Negro e dal Sottotenente Giordana. La mattinata si è conclusa con la Commemorazione ai Caduti presso il Monumento in Piazza Castello.
Per problemi famigliari, il Colonnello Zerrillo non è potuto intervenire. Al suo posto, hanno partecipato il Capitano Rinaldi ed il Capitano Gerford.
Trama
Mario, un italiano ventenne, dal 1914, dopo l'Attentato di Sarajevo, inizia a preoccuparsi con il suo migliore amico e la fidanzata del destino dell'Italia nel conflitto. Circa un anno dopo, il Re Vittorio Emanuele III, decide che l'Italia entrerà in guerra e mentre il padre e Mario passeggiano, il genitore legge il giornale e lo getta a terra indignato, perché c'era scritto che l'Impero austro-ungarico era rimasto deluso dall'Italia. Dal giornale cade la cartolina che il ragazzo non avrebbe mai voluto ricevere: il richiamo alle armi. Parte e combatte sul fronte italiano fino al 1918, quando durante una battaglia, ordina ai suoi uomini di uscire dalla trincea per avanzare e viene preso da un cecchino austriaco poco fuori dalla trincea. Rimane lì per un po' di tempo (qualche ora), fino a quando due soldati italiani, che cercavano di ristabilire con i fili, la linea telefonica, si accorgono che tra tutti quei morti ce n'è ancora uno che si muove: è Mario, ma muove solo le dita e per lui non c'è più niente da fare. Il soldato che va a vedere se è vivo gli ruba l'orologio, l'unico ricordo della fidanzata e l'unica possibilità di essere identificato, perché aveva perso la medaglietta identificativa. Verrà ritrovato qualche giorno dopo e messo con i corpi "non identificati".
Nel 1920 a Maria Bergamas è affidato l'incarico di scegliere fra undici salme di soldati italiani quella da tumulare nell'Altare della Patria a Roma come Milite Ignoto: la donna sceglie quella di Mario. Inizia così il suo ultimo lungo viaggio di tre giorni da Aquileia a Roma, dove la sua fidanzata Agnese e il suo migliore amico Emilio, sperando che dentro quella bara ci sia il loro Mario, gli danno un ultimo saluto.
Fonte: Wikipedia